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Liberarsi dal flusso costante di informazioni: come la sofrologia mi ha aiutata a prendere le distanze



L'illusione di dover essere sempre informati


Per molto tempo, non ho mai seguito assiduamente le notizie, ma avevo la sensazione che fosse "normale" farlo. Come tanti, pensavo che fosse indispensabile essere informati ogni giorno per capire il mondo e avere qualcosa da dire nelle conversazioni. Avevo paura di restare ai margini, di non essere aggiornata. E pourtant, informarmi non mi sembrava davvero utile o interessante nella mia quotidianità. Era un obbligo implicito, un riflesso sociale più che un reale bisogno.

Poi è arrivato il COVID. Come tutti, sono stata travolta da un’ondata incessante di informazioni, un flusso continuo di notizie allarmanti, dibattiti senza fine e previsioni spesso contraddittorie. In quel momento, ho realizzato quanto tutto ciò fosse ripetitivo, spesso senza un vero interesse. Quando ho deciso di allontanarmene, ho capito che le informazioni essenziali mi arrivavano comunque, senza che dovessi cercarle. Ho iniziato a guardare più documentari, a preferire un'informazione più approfondita piuttosto che essere sommersa ogni giorno da un flusso di notizie frammentate e spesso superficiali.



L'impatto delle informazioni sulle emozioni


Grazie alla sofrologia, ho preso piena consapevolezza dell'impatto che questa sovraesposizione aveva sul mio stato emotivo. Questa pratica mi ha aiutata a osservare meglio le mie sensazioni, a essere più attenta a quello che vivevo interiormente. Ho realizzato quanto un semplice fatto di cronaca nera potesse innescare in me un'ondata di stress e ansia, anche se non mi riguardava direttamente. L'informazione che assorbivo influenzava direttamente il mio stato d'animo e la mia percezione della realtà.

Il mio primo consiglio come sofrologa è di osservare con attenzione il proprio stato emotivo prima e dopo aver letto o ascoltato le notizie. Provate a chiedervi: sentite tensione, oppressione, insicurezza o agitazione? Se sì, significa che l'informazione che state consumando ha un impatto diretto sul vostro benessere. Potrebbe essere il momento di riconsiderare il modo in cui vi esponete alle notizie e di scegliere consapevolmente quali contenuti permettete di entrare nella vostra mente.



Liberarsi dalle paure che ci bloccano


Spesso crediamo di dover essere sempre all'erta, di dover sapere tutto ciò che accade, ma a quale prezzo? L’accumulo di notizie negative alimenta un clima di paura e incertezza che può inconsciamente frenarci nelle nostre scelte di vita. Sono convinta che se avessi continuato a seguire le notizie come la maggior parte delle persone, non mi sarei mai lanciata a tempo pieno nella sofrologia. Sarei stata sommersa da discorsi allarmisti, paralizzata dalla paura del futuro, incapace di fidarmi del mio intuito e di intraprendere un percorso che realmente mi apparteneva.

Assorbiamo costantemente una negatività diffusa che alimenta ansia e stress. È essenziale prendere coscienza di questo impatto e imparare a filtrare ciò che lasciamo entrare nella nostra mente. La sofrologia offre strumenti concreti per farlo: la respirazione, il rilassamento dinamico, il distacco dalle emozioni negative. Ci aiuta a sviluppare discernimento e a proteggerci dalle continue sollecitazioni che minano il nostro equilibrio interiore.



Verso un consumo consapevole delle informazioni


Questo articolo è rivolto a chiunque provi stress e ansia senza capirne sempre la causa. Se vi chiedete da dove provengano certe tensioni, prendetevi un momento per osservare il vostro rapporto con l'informazione. È una fonte di conoscenza e crescita o, al contrario, un motore di ansia e agitazione?

Scollegarsi dal flusso costante di notizie non significa chiudersi in una bolla o ignorare il mondo. Significa semplicemente scegliere consapevolmente le informazioni che nutrono la nostra mente piuttosto che quelle che la avvelenano.

Prendetevi cura di ciò che lasciate entrare nel vostro spazio mentale. Il vostro benessere dipende da questo.



E voi, quale rapporto avete con le notizie?


Vi sentite mai sopraffatti dal bombardamento informativo? Avete mai provato a ridurre la vostra esposizione ai media? Condividete la vostra esperienza nei commenti o scrivetemi per approfondire insieme questo percorso di consapevolezza e serenità.

 
 
 

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