Training Autogeno e Sofrologia: Cugini nel rilassamento, alleati nel benessere
- Stephanie Testa
- 24 mar
- Tempo di lettura: 3 min

In Italia, molte persone conoscono il Training Autogeno (TA), una tecnica di rilassamento sviluppata dal neurologo tedesco Johannes Heinrich Schultz negli anni '30. Meno nota, invece, è la sofrologia, un metodo oggi molto diffuso in Francia e in Svizzera, ma ancora poco conosciuto nel mondo italiano del benessere. Eppure, queste due pratiche hanno molto in comune, e una storia intrecciata.
Le radici comuni
Il Training Autogeno nasce dall'osservazione dell'effetto calmante dell'autoipnosi. Schultz sviluppò una serie di esercizi mentali standardizzati che, ripetuti con regolarità, inducono rilassamento profondo, regolazione del respiro, della frequenza cardiaca e riduzione della tensione muscolare.
Negli anni '60, il neuropsichiatra Alfonso Caycedo, desideroso di creare una "scienza della coscienza", si ispirò proprio al TA per sviluppare la sofrologia. A differenza del Training Autogeno, Caycedo decise di integrare anche tecniche orientali (come lo yoga e la meditazione zen), la visualizzazione positiva e il movimento dolce, per offrire un approccio più globale e accessibile a tutti.
"Il Training Autogeno mi ha ispirato nella ricerca di un metodo che unisse coscienza, respiro, corpo e mente. Ma sentivo il bisogno di integrarvi una dimensione più viva e positiva."— Alfonso Caycedo
Cosa hanno in comune
Entrambe le tecniche:
agiscono sul sistema nervoso autonomo, favorendo il rilassamento profondo
migliorano la gestione dello stress e delle emozioni
rafforzano il contatto con il corpo e la percezione interiore
Sono entrambe utilizzate in ambito medico, psicologico e sportivo. Il TA è ancora oggi molto presente in contesti ospedalieri in Italia, e la sua efficacia è documentata da numerose ricerche scientifiche: ansia, insonnia, dolori cronici, cefalee e disturbi psicosomatici sono tra i principali ambiti di applicazione.
"Il training autogeno mostra una efficacia significativa nella riduzione dello stress, dell'ansia e del dolore, validata da diversi studi clinici." — Revue Médicale Suisse, 2020
Le differenze principali

La sofrologia, rispetto al TA, si distingue per:
una struttura più flessibile e adattabile, con esercizi che possono essere personalizzati
l'integrazione del movimento dolce (non solo mentale)
un linguaggio positivo e orientato alle risorse personali
È quindi più facilmente utilizzabile nella vita quotidiana, sia in ambito individuale che di gruppo. In Francia, la sofrologia è ormai integrata in molti percorsi: gravidanza, scuola, sport di alto livello, supporto a pazienti oncologici, e viene spesso consigliata da medici e psicologi.
Una proposta complementare per chi cerca equilibrio

Per chi già conosce o pratica il Training Autogeno, la sofrologia può rappresentare una naturale evoluzione: un approccio più completo, che unisce corpo e mente attraverso il movimento, il respiro e la visualizzazione.
La sua struttura flessibile e il linguaggio positivo la rendono adatta a chi cerca:
tecniche concrete ma non rigide
strumenti di benessere quotidiano
un percorso pratico e accessibile, lontano da filosofie astratte o complesse
In un contesto dove sempre più persone desiderano prendersi cura di sé in modo naturale, la sofrologia offre una via chiara, strutturata e personalizzabile per ritrovare calma, concentrazione e vitalità.
Un invito personale

Come ex manager nel mondo del lusso, ho vissuto in prima persona lo stress continuo e il bisogno di trovare un modo per respirare davvero. È così che ho incontrato la sofrologia, e da allora l’ho resa la mia missione: accompagnare chi vuole ritrovare equilibrio, energia e chiarezza.
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